Spiegazione in breve:
Esistono 3 tipologie di tipi di dato:
- i Numeri (tipi primitivi)
- le Stringhe (tipi di riferimento)
- i Booleani (tipi primitivi)
int pippo = 5; //rappresenta un numero intero double topolino = 5.5; //rappresenta un numero con la virgola char test = 'c'; // un carattere boolean a = true or false; // un bit di informazione che può essere vero falso acceso o spento
La stringa:
è un testo. Può essere dichiarato o inizializzato in questo modo:
String nome = new String ("il mio testo");
Spiegazione nello specifico:
I tipi di dato possiamo suddividerli in 2 categorie:
1.Tipi primitivi // Definiti dal linguaggio Java e sono 8
2.Tipi riferimento // Personalizzabili
Gli 8 Tipi primitivi:
byte | intero con segno a 8 bit |
short | intero con segno a 16 bit |
int | intero con segno a 32 bit |
long | intero con segno a 64 bit |
float | virgola mobile a 32bit |
double | virgola mobile a 64bit |
char | carattere singolo Unicode 16 bit |
boolean | true o false |
Perché per rappresentare i numeri interi esistono cosi tanti tipi di dato? Perché Java utilizza una diversa quantità di memoria per poter rappresentare le diverse variabili in base al tipo.
Se utilizzo una variabile di tipo byte allora sarà allocata in soli 8 bit di conseguenza permetterà di rappresentare numero intero che può essere appunto compreso solo in un determinato range.
Maggiore è il numero di bit messo a disposizione per rappresentare il valore di una variabile, maggiore sarà intervallo di numeri che puoi rappresentare usando quella variabili.
Se invece all’interno del programma avrai a che fare con variabili di numeri grandi utilizzerai short o long per numeri enormi. Tendenzialmente si usa int.
Utilizzo dei tipi di dato:
utilizziamo operatori sui tipi primitivi
utilizziamo metodi sui tipi di riferimento es. nomestringa.toUpperCase()